L’azienda bresciana IRTI deve il suo successo a investimenti in macchinari avanzati, che consentono di operare in nicchie di mercato a bassa concorrenza.
In tutto ciò è decisivo l’utilizzo del controllo numerico Fagor, che semplifica e ottimizza la lavorazione di pezzi ad alta complessità.
Il complesso diventa semplice
Fondata nel 1989 da Alfonso Facchini come officina di riparazioni meccaniche per macchine utensili, presse e attrezzature varie, l’azienda IRTI di Isorella (BS), ha da subito conquistato la fiducia dei suoi clienti diventando un valido e affidabile punto di riferimento. Negli anni, le esigenze del mercato si sono sempre più proiettate verso la qualità dei pezzi e la riduzione dei tempi di consegna.
Questo ha spinto progressivamente l’azienda bresciana a dotarsi di proprie risorse produttive e a spostare il focus verso la lavorazione di pezzi meccanici di grandi dimensioni e morfologicamente complessi.
La IRTI vanta una forte e diversificata esperienza sia nella realizzazione conto terzi di particolari meccanici, sia nelle attività di manutenzione di macchinari.
Se guardiamo i settori in cui opera, l’azienda bresciana si rivolge principalmente ai comparti dell’oleodinamico, del navale, delle macchine utensili, automobilistico, agricolo, cantieristico, minerario, petrolifero e produzione di energia.
Questa versatilità è possibile grazie al fatto che IRTI possiede in casa la tecnologia per effettuare lavorazioni meccaniche di qualsiasi forma, dimensione e peso, a partire da semilavorati in acciaio che possono raggiungere le 60 tonnellate, per 19 metri di lunghezza e 3 metri di diametro.
Tra le principali lavorazioni eseguite vi sono quelle di alesatura, fresatura, tornitura, rettificatura e saldature speciali, con l’utilizzo sia di macchine a controllo numerico che di macchine tradizionali.
Investire in tecnologie avanzate
In questo scenario aziendale virtuoso si inserisce una politica degli investimenti coraggiosa.
Nel corso del tempo, la famiglia Facchini ha saputo investire in soluzioni avanzate, sia hardware che software, anche nei momenti di crisi del mercato – spiega Mauro Facchini: “abbiamo capito che, per sopravvivere, dovevamo rivolgerci a tutti quei mercati dove si cerca la qualità prima del prezzo, dove si eseguono lavorazioni ad alto valore aggiunto, riuscendo a ottenere quell’efficienza produttiva che il mercato ci richiedeva in termini di qualità di lavorazione e di rispetto dei tempi di consegna: così facendo ci siamo trovati a operare in nicchie di mercato dove, in certi casi, i nostri concorrenti in Europa si contano sulle dita di una mano.”
A dimostrazione di questa filosofia, la recente installazione di due torni della società Giuseppe Giana, il modello multitasking GGTronic 3000 e il modello GGH 110 CNC, la cui efficienza produttiva è esaltata dall’adozione di controlli numerici della Fagor Automation.
Semplice e affidabile
Il controllo numerico Fagor a cui Facchini fa riferimento è il modello CNC 8065 T, che ha rappresentato un deciso salto di qualità nell’utilizzo delle avanzate macchine di tornitura e fresatura installate in IRTI.
“Abbiamo voluto che le nostre nuove macchine fossero dotate di CNC della Fagor Automation – spiega Mauro Facchini – perché tra i diversi controlli numerici che abbiamo utilizzato ci è parso subito il migliore sotto tutti i punti di vista: quello della programmazione, quello della simulazione grafica e quello dell’assistenza. L’aspetto più evidente è la semplicità della programmazione. Inoltre, nel nostro caso abbiamo potuto importare i cicli di lavorazione che avevamo realizzato su altri controlli con estrema facilità; cosa che solo pochi CNC consentono di fare. Inoltre, una caratteristica del modello CNC 8065 T che ci sentiamo di vantare è la verifica utensile, molto utile per evitare scelte non appropriate, che insieme alla grafica solida 3D, permette di visualizzare tridimensionalmente il pezzo simulandone la lavorazione, per fare le eventuali correzioni già in fase di simulazione.”
L’approvazione di Facchini per Fagor non si limita solo al prodotto, ma si estende anche al rapporto che ha instaurato con il servizio post vendita: “La nostra soddisfazione è totale, anche perché abbiamo potuto apprezzare la qualità e la tempestività del servizio offerto dal qualificato personale della filiale italiana. Quando abbiamo avuto bisogno di loro, spesso è bastata una telefonata per risolvere il problema; e anche quando si è reso necessario un intervento, il giorno successivo alla richiesta è arrivata una squadra di tecnici che in poche ore ci ha dato la possibilità di riprendere a lavorare”.
Proprio per questo il futuro di IRTI vede nuovi investimenti in tecnologie avanzate e in altre soluzioni con CNC Fagor.
“I vantaggi sono indiscutibili – afferma sicuro Mauro Facchini – Procederemo inoltre a unificare tutti i nostri controlli numerici, in modo da avere un’unica assistenza e una uniformità di utilizzo da parte dei nostri programmatori».
Fonte: TECNOLOGIE MECCANICHE – nº5 Maggio 2017 – pag.142